L’animo della Associazione
In qualità di fondatore e animatore della Associazione io sottoscritto Emilio Lorvetti mi sento in dovere di descrivere da quale esperienza nasce tale associazione e quale deve essere lo spirito che la anima.
La nostra Associazione nasce nell’ambito della parrocchia di Barni, situata nella media montagna della Vallassina.
Sono diventato parroco di questa parrocchia il primo gennaio 1986 e ho continuato l’esperienza agricola iniziata a Tremenico dove ero parroco dal 1970. Sono stato incoraggiato a proseguire in questa scelta e per questo anche aiutato finanziariamente dall’allora card. Martini.
L’esperienza è nata con l’intento di condividere la vita degli ultimi e di valorizzare il territorio; con l’obbiettivo di dare una certa caratteristica al paese. Ho fondato una cooperativa di allevamento ma le cose non sono andate tanto bene. Le grandi difficoltà della cooperativa, il gravoso e ostacolato trasferimento a Megna ceduto poi a don Gelmini (Comunità Incontro) la costruzione della stalla mai finita a Barni, mi hanno fatto maturare e nello stesso tempo, quasi come la scoperta dell’acqua calda mi ha fatto conoscere quali grandi risorse nasconde il nostro territorio.
Nel frattempo ho passato il titolo di imprenditore agricolo a Pandiani Elsa di Tremenico, assunta in precedenza da me come collaboratrice domestica. Assieme, adattandoci alle esigenze del territorio, siamo passati dall’allevamento alla coltivazione di verdure salubri, futura e sicura risorsa del paese. Se la “piana di Barni”venisse lavorata utilizzando la quasi inesauribile acqua della Valletta, Barni potrebbe essere identificato come il paese della salute.
I soci della nostra Associazione hanno come obiettivo proprio la salute, coltivando il farro, le patate e le verdure salubri.
Di questa preoccupazione troviamo un esempio nel mio antecessore don Luigi Bricchi. Emerito erborista, possedeva una ricca collezione di erbe locali di cui conosceva le qualità terapeutiche e la sua fama fece accorrere a questo paese innumerevoli ammalati in cerca di sollievo.
L’animo che deve guidare questo movimento per la tutela dell’ambiente oltre che nello statuto è anche nel titolo:
Dovere – Comune – Universale.
Dovere
Nella nostra associazione si parla di doveri. I nostri padri hanno lasciato a noi un terreno fertile; abbiamo il dovere di conservarlo e lasciare alle nuove generazioni un mondo vivibile.
E’ fondamentale però sentire il dovere di lavorare il terreno perché è un dono che Dio dato agli uomini affinché possano moltiplicarsi e aiutarsi.
Il nostro compito è aiutare la natura a sbocciare secondo la volontà del Creatore e, non secondo la legge del profitto.
Comune
Il coltivatore non può essere solo a gestire il territorio perché altrimenti, dove non c’è reddito e sopravvivenza abbandona il terreno alla speculazione; come succede nelle nostre valli.
Nel nostro punto vendita si offrono solo i prodotti coltivati da noi. I soci consumatori devono sentire il dovere (quando è possibile) di acquistare i prodotti locali.
L’acquisto diventa un aiutare l’amico perché possa di nuovo coltivare e tutelare l’ambiente. Il commercio diventa uno scambio di aiuti; si istaura una economia del dono prevista dallo statuto.
Tutti si sentono così tutori dell’ambiente.
Nella nostra associazione si produce per l’altro e si acquista aiutando l’altro. Non si produce bene per il profitto ma per l’amico; non si acquista il prodotto perché conveniente ma per aiutare l’amico.
La comune responsabilità diventa un nuovo stile di vita. Al centro non è più la cosa ma la persona che scopre la bellezza del sentirsi coinvolta nello sviluppo e per il bene comune.
Anche il piccolo turismo delle nostre valli può cambiare fisionomia. Non si deve venire a Barni solo per prendere ma per dare la propria partecipazione allo sviluppo e godere assieme dei prodotti e della bellezza dell’ambiente.
Universale
Tutto il mondo sente il bisogno di un cambiamento, il bisogno di cambiare registro, tutti sentono il bisogno di cambiare stile di vita per non cadere nell’auto distruzione. Il mondo ha bisogno di pace, ma se vuole la pace deve partire dalle cose fondamentali che Dio ha dato per crescere e moltiplicarsi.
Gen. 1, 28: "….Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela..."
È bello sentirsi coinvolti in una aspirazione universale con le nostre piccole cose. Soprattutto è bello sentirsi "profeti di una nuova era".
Don Emilio